Un'opera che si possa intendere minimamente distribuita, deve raggiungere almeno 500 librerie.

    Ad ogni singola libreria dovrebbero essere inviate almeno 12 copie fatturabili e una 13esima copia in omaggio, in conto vendita (conto vendita significa che, se le copie vengono vendute, la libreria paga dopo 6-12 mesi, altrimenti rende il tutto aggiungendo le spese di spedizione a carico del destinatario).

    Per fare tutto ciò servono circa 7.000 copie. Il costo per singola copia, per tirature piccole/medie, si aggira intorno ai 4-6 euro. Moltiplicata tale cifra per le 7.000 copie necessarie per la distribuzione, si raggiunge la quota di 30.000 euro.
    FARE UN LIBRO A NOI COSTA MOLTO DI PIÙ CHE CON I MACCHINARI DI UNA GRANDE CASA EDITRICE.

    A queste 7.000 copie, aggiungi poi 500 da inviare a giornali e televisioni, e al tutto somma i costi di spedizione, le percentuali a librerie e grossisti, i costi di resi e contabilità ed i costi non visibili del personale.
    Le nostre uscite per la produzione e promozione di un libro sono maggiori di quelle di una grande casa editrice perché non dotati dei medesimi strumenti.

    Dunque: si può affrontare un investimento pari a circa 70.000 euro per un libro di uno sconosciuto?
    Com'è possibile distribuire un’opera, in un paese con pochi lettori, senza un'adeguata promozione, i cui costi non sono quantificabili?

    Nel 2014, in Italia sono stati pubblicati 57.820 libri e per il 63% si trattava di prime pubblicazioni. Nel 2015, è stato stimato che il 58% della popolazione non ha comprato nemmeno un libro.


    Tali stime sono, in effetti, il motivo per cui il 90% degli editori chiede un contributo economico (anche 5000 euro!) per pubblicare o l'acquisto di un certo numero di copie (anche 500!) da parte dell'autore. Noi non ti chiediamo nulla!




    quindi noi cosa ci ricaviamo? Qual è il nostro vantaggio?

    1- Far conoscere il nostro marchio.

    2- A spingerci ad agire non è una motivazione economica ma la passione e la voglia di crescere con i nostri autori. Pertanto, ciò che per noi conta è solo coprire le spese vive.


    Grazie, il team di Aletheia

    P.s.
    Ringraziamo il Signor Sacco, amico ed editore del secondo libro di Federico Faccioli per gli spunti!


    RIFLESSIONE IRONICA DELLO SCRITTORE
    GNE GNE

    1. Sei convinto di scrivere capolavori e che siano gli altri a non comprendere il tuo genio?

    2. Pensi che studiare non serva a un cazzo e che quello che conta è il talento?

    3. Ritieni che un editor rovinerà irrimediabilmente la tua opera invece di migliorarla?

    4. Credi che gli editori siano tutti ladri, che pubblichino solo raccomandati e vogliano sempre approfittarsi di te?

    5. Non capisci una beata minchia di editoria, di distribuzione, di marketing, ma ne parli in continuazione e sempre a sproposito?

    6. Hai pubblicato in self perché il tuo manoscritto non se l’è cagato nessuno, ma vai in giro a dire che è stata una tua scelta?

    7. Pensi di far soldi vendendo il tuo stupido libro?

    8. Continui a menarla con la storia della promozione?

    9. Sei persuaso che un agente letterario possa campare solo grazie a una percentuale sulle royalties?

    10. Sei ossessionato dall’idea che qualcuno voglia rubare la tua originalissima trama o imitare il tuo elegantissimo stile narrativo?

    Se hai anche uno solo di questi sintomi, è probabile che tu sia afflitto da gnegneite, che potrebbe diventare acuta e, in alcun casi, cronica. Ma non devi preoccuparti. Da oggi puoi contare su gnenarol, il medicinale che, assunto regolarmente, sarà in grado di guarirti! Lo puoi trovare come sciroppo, in compresse e, per i casi più gravi, in supposte.
    Leggere attentamente le avvertenze e le modalità d’uso.
    Non superare le dosi consigliate.
    Possibili effetti collaterali: diminuzione dell’ego narcisistico, aumento dell’umiltà, sviluppo del ragionamento complesso.



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